venerdì 2 agosto 2013

Buona Fortuna.





Ci siamo abbracciate a lungo. Come Sorelle. Come Figlie della stessa Matrigna Cattiva. Due esserini che insieme non raggiungono gli 80 Kg. Lei, Giulia, minuta lo è sempre stata. mi ha mostrato le Foto del Suo Matrimonio, Cinque anni fa. Ed era piccolina come adesso. Ma con i Capelli. Lunghi Capelli Castani a circondare un visetto vispo e dispettoso. Gli stessi occhioni azzurri spalancati sul mondo. Ci siamo conosciute Due mesi fa in Aeroporto. Un caso. Ci siamo messe a parlare scoprendo così di dover raggiungere la stessa Meta. Da allora, ogni giorno, ci ritroviamo insieme a condividere Sala d'Attesa, Paure e Speranze. Lei sempre con il Marito, un Omone dallo sguardo Innamorato che non la perdeva di Vista un attimo. Ma si vedeva, che dei Due la Forte era Lei. E' stata forte, Giulia. A un certo punto Le si è lacerata la Pelle dal collo fin sotto il Seno. Prima Bolle, poi Carne Viva. Lei continuava a truccarsi e vestirsi ogni giorno come se avesse un appuntamento galante. Piccoli top, Grandi Foulard che spostava spesso per non far aderire alla Pelle. Niente Parrucca. Niente che nascondesse la totale Calvizie. Non so se sono gli occhi dell'Affetto o della Condivisione, ma in questi Due Mesi ho conosciuto un Sacco di Donne bellissime. Di tutte le Età. Tante Storie che riprenderanno, mi auguro, a scorrere normalmente, dopo questo Limbo in cui sono precipitate. 

Giulia oggi torna a casa. Ha vinto la Sua Battaglia. Battaglia, sì. Non la Guerra. Ne siamo consapevoli. E' entrato. Ci ha invase. D'ora in poi non sarà più la stessa Cosa. Non saremo più le stesse. Mai più.
Ci siamo date appuntamento al Bar dell'Istituto. Non voleva salutarmi insieme alle altre. Abbiamo fatto finta di niente fino a quando non siamo scese giù, ai Parcheggi. Si è sfilata un braccialetto orribile dal Polso e me l'ha chiuso nel Pugno. Sussurrandomi "Buona Fortuna!" senza guardarmi negli Occhi. Mi ha abbracciata ed ho ricambiato l'abbraccio, singhiozzando.
 Non so che legame si instauri tra Due Perfette Sconosciute che condividono questo genere di Esperienza. Ma giuro che durante quell'Abbraccio io "Sentivo" ciò che provava Lei e son sicura che per Lei fosse la stessa, identica Cosa. Forse è come per i Compagni di Prigionia, quando cerchi negli Occhi dell'Altro un po' di Speranza ma scopri che anche lui ha Paura di non farcela. E chi, meglio di un Compagno di Sventura, capisce che non hai dormito, che le telefonate degli amici "Sani" spesso infastidiscono. E il Silenzio prima di ogni Nuovo Esame. L'Umiliazione di tante mani che Ti visitano, di tanti sguardi che frugano la Tua nudità senza Bellezza, senza Dignità. Un Corpo che in quel momento è il Tuo nemico, che deve essere temuto, monitorato, tenuto sotto controllo e che fa sempre male, da qualche parte, sempre.  Un Corpo Malato. Un Peso che Ti fa  rallentare,  facendoti sentire Brutta e Inadeguata, facendoti venire Voglia di punirlo. Quasi di estraniartene. E quando vedi che Una va via non provi Invidia, ma Gioia, e il Suo Sorriso è l'unica Certezza e l'Unica Prova che tutto ciò che stai facendo non è Inutile. Ce la farai anche Tu.

Anche Tu. 

Ci siamo scambiate i Numeri. In questi casi si fa. Poi magari ci sentiremo, qualche volta. O forse No. Ma resta. Giulia resterà incastonata qui. Insieme a tanti piccoli Frammenti di Strani Giorni che sto, poco lucidamente, vivendo.
E' un' Esperienza forte. Tornerà a casa un'altra Monica. Lo so. E so che molti aspetti della mia Vita cambieranno. Cambiano le Prospettive. Cambiano le Priorità. Cambia il Modo di porsi nei Confronti della Vita. E forse della Morte. 
Ieri la mia Dottoressa mi ha detto: "Ora posso dirtelo: Sei una Scommessa Vinta sulla quale io non avrei puntato un Euro.  Sei Tosta." 
E so' soddisfazioni. 
Ora manca poco. Si tratta di stringere i denti un pochino ancora, evitare di contare i Giorni e tener presente l'Obiettivo. Poi tornerò a Casa anch'io.

 Ora chiacchiero con Anna, una Signora Siciliana arrivata da Due Settimane che mi chiede sempre Consigli, come se io fossi "La Veterana". 
Domani vado a comprarLe un Bracciale. Però bello. 
Perché io saluto con Stile.

7 commenti:

  1. I commenti te li hanno scritti su twitter ma io sono un blogger prima di essere un tuittero ed i commenti mi piace lasciarsi nei blog, perché 140 caratteri a volte sono pochi, altre sono molti, ma sono sempre un limiti e, per alcune cose, i limiti non ci devono mai essere; non ci devono essere per i pensieri e non ci devono essere per la forza.
    Un abbraccio.

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  2. Ho letto queste righe toccanti...Righe che sono sfogo interiore, ma anche testimonianza. Tra due sconosciute può esserci empatia. La consapevolezza di essere "sulla stessa barca"unisce e crea un legame invisibile, ma forte, dentro. Solo chi ha percorso lo stesso cammino può capire. E allora si diventa tutti un pò bastone, un pò spalla dell'altro. Ci si sostiene anche con poche parole, perché forse in questi momenti fiumi di parole non servono. Basta uno sguardo...o l'esperienza che accomuna. Mia mamma é stata colpita 11 anni fa. Come dici tu, sai che non sarai più quella di prima."Finché la bestia dorme va tutto bene" Diceva lei. É ancora qui,battagliera che battaglia. Esempio per tutti, come lo sei tu. Forza!!! Dxe

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  3. Ti seguo su tw dall'inizio dei tempi. Interagisco poco, perché semplicemente abbiamo due vite differenti. Ma come sempre, in silenzio, osservo e mi emoziono per ogni tua goccia di vita e di forza che butti ovunque passi "la tua penna". Per Natale ho ricevuto un bellissimo regalo: la PET della mia migliore amica era finalmente negativa dopo 8 anni. Ti ho pensata. E ho pensato che di Natali ne hai da fare ancora tanti. Ti abbraccio.

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  4. Mi sono commossa. Grazie.

    http://somethingiaias.blogspot.it/

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  5. A volte vale proprio la pena cliccare su un link notato casualmente su un profilo di twitter! Solo grazie...da una sconosciuta ad una sconosciuta ..

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  6. A volte vale proprio la pena cliccare su un link notato casualmente su un profilo di twitter! Solo grazie...da una sconosciuta ad una sconosciuta ..

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  7. Tra due sconosciuti, o meglio sconosciute perchè noi donne si sa...siamo diverse e non ce niente da fare, si può creare una forte empatia. Ciò di cui parlo non è neanche lontanamente paragonabile a quello di cui parli tu ovviamente ma mi ritornato in mente un volto del passato leggendo il tuo post. Seduta ad un esame di diritto, l'ultimo prima della laurea, un esame tosto dove davvero ti fai il segno della croce perchè non si passa e intanto per un esame non ti laurei...a fianco a me una collega mai vista. Finito l'esame, quando abbiamo capito che in qualche modo l'avevamo passato e attendevamo i voti dal prof, le nostre mani si intrecciavano, strette così forte da far male. Le unghie conficcate nella carne e dentro il petto una pentola a pressione. Le emozioni così così strane... Continua a lottare, sempre. Sei una tosta ha ragione la dottoressa.

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